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I BALCANI MERCE DI SCAMBIO NELLE TRATTATIVE TRA USA E RUSSIA?

Pubblicato da: UVNS 0 Commenti

I Balcani occidentali tornano al centro degli interessi della diplomazia internazionale.
Urgente è la necessità di evitare il riesplodere di conflitti armati nell’area, potenziale nuovo fronte dell’odierna “guerra mondiale a pezzi”, ma non solo, ciò che delinea la rinnovata centralità balcanica nell’agone internazionale, è il costituire preziosa merce di scambio al tavolo delle decisive trattative tra le superpotenze Russia e Stati Uniti, in atto nelle ultime settimane.
L’influenza delle due superpotenze nella regione, il processo (sospeso) di integrazione europea, il riconoscimento o meno della sovranità kosovara, i diritti della minoranza serba, sono tutte carte nelle mani dei diplomatici al lavoro in questi giorni.

Il dossier più spinoso resta ovviamente quello inerente il mancato processo di normalizzazione tra Kosovo e Serbia. I due paesi continuano ad essere scossi da profonde tensioni politiche e sociali.
Belgrado fatica a gestire le imponenti manifestazioni anti corrruzione guidate dal movimento studentesco, a Pristina, al contrario, dopo le ultime elezioni politiche si delinea un governo di coalizione, più instabile e fragile del precedente.

Il “grande gioco” è in corso, restano da comprendere e analizzare le ripercussioni prodotte dalle decisioni politiche sulle popolazioni locali.

 

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