CHE LE FIAMME DI NÔTRE-DAME INCENDINO ANCHE IL NOSTRO SPIRITO
«Io mi do la morte al fine di risvegliare le coscienze assopite. Mi ribello contro la fatalità del destino. Insorgo contro i veleni dell’anima e contro gli invasivi desideri individuali che stanno distruggendo i nostri ancoraggi identitari, prima su tutti la famiglia, intimo fondamento della nostra civiltà millenaria. Mentre difendo l’identità di tutti i popoli a casa propria, mi ribello nel contempo contro il crimine che mira alla sostituzione dei nostri popoli.»
Dominique Venner scrive così nel suo biglietto di addio prima di togliersi la vita proprio a Nôtre-Dame, chiesa simbolo di tutta l’Europa e che oggi è avvolta dalle fiamme.
A prescindere dalle responsabilità dell’incendio, che verranno appurate con le perizie degli esperti, in Francia nelle ultime settimane sono stati attaccati diversi luoghi di culto cristiani e moltissimi Vescovi hanno denunciato queste continue aggressioni, chiedendo aiuto alla Francia e alla Santa Sede. Ma i governi francesi, da dopo la Rivoluzione, hanno preso la strada della laicità o, peggio, dell’agnosticismo. In Francia è incentivato l’ateismo e vengono digerite molto male le religioni. Nelle scuole, infatti, vengono vietati i veli che coprono il capo alle donne musulmane e i crocifissi ai cristiani. In questo clima di forte contrapposizione, le folli politiche attuate dai governi in questi anni hanno portato, oltre ad una crisi profonda, all’estrema denuncia di Venner.
Ed allora dalle fiamme di Nôtre-Dame noi cristiani dobbiamo ripartire; qui, la nostra coscienza cristiana si deve fermare ed ognuno di noi deve guardarsi nello spirito e deve tornare a farlo ardere per quei valori che Nostro Signore Gesù Cristo ci ha insegnato e che, oggi, vengono bistrattati e quasi derisi da questa Europa progressista e anti-cristiana. Ci vogliono eventi scioccanti per far fermare il mondo a pensare e questo è sicuramente stato uno di quel tipo di eventi. È per questo che, oltre all’aiuto a coloro che sono sparsi nel mondo, noi cristiani dobbiamo aiutare i nostri fedeli in Europa per impedire che l’individualismo e l’atomizzazione della società portino il popolo europeo ad idolatrare falsi miti, dimenticandosi delle proprie radici.
Ricostruiamo lo spirito cristiano e d’Europa con la meravigliosa Basilica di Nôtre-Dame in cui, tra il fuoco e le fiamme, è rimasta in piedi la croce, eterno simbolo di Vita e di Vittoria; perché se un popolo si distrugge sradicandogli le radici, queste hanno dimostrato di rimanere ben salde, nonostante le intemperie.
Di Stefano Pavesi